Contributi a fondo perduto per la misura “RESTO AL SUD”

 

 

COS’È?

Con il Decreto Rilancio, D.L. 34 del 19 maggio 2020 il cui iter di conversione in legge è in corso, vengono potenziate alcune misure destinate al mezzogiorno. Tra queste anche l’agevolazione “Resto al Sud” che si arricchisce di contributi a fondo perduto sia per le imprese che per i  professionisti e i lavoratori autonomi.  Ci riferiamo all’articolo 245 del D.L. 34/2020 “potenzia” l’agevolazione sopra descritta prevedendo la concessione di un contributo a fondo perduto in favore dei soggetti beneficiari, a copertura del fabbisogno di circolante nella misura di:

* 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;

* 10.000 euro per ciascun socio (fino ad un massimo di 40.000 euro) dell’impresa beneficiaria.

 

BENEFICIARI

La concessione del contributo a fondo perduto, ha lo scopo di salvaguardare la continuità aziendale, e i livelli occupazionali delle attività finanziate dalla citata misura, e di far fronte alla crisi di liquidità correlata agli effetti socio-economici dell’emergenza Covid-19, evitando di vanificare l’investimento pubblico già effettuato.

Per essere ammessi al contributo a fondo perduto, i liberi professionisti, le ditte individuali e le società, incluse le cooperative, beneficiari delle agevolazioni “Resto al Sud” devono:

* aver completato il programma di spesa finanziato dalla stessa misura agevolativa;

* essere in possesso dei requisiti attestanti il corretto utilizzo delle agevolazioni, e non trovarsi in una delle condizioni che determinano la revoca totale o parziale delle agevolazioni;

* avere adempiuto al momento della domanda, agli oneri di restituzione delle rate del finanziamento bancario.

 

Per beneficiare di tale agevolazioni, i soggetti promotori dell’iniziativa imprenditoriale devono avere una età compresa tra i 18 e i 45 anni, e:

* non devono essere titolari di attività di impresa in esercizio, o beneficiari nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità;

* devono essere residenti, al momento della presentazione della domanda, nelle regioni citate, ovvero trasferirvi la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria, o entro centoventi giorni se residenti all’estero.

 

Il contributo a fondo perduto viene erogato in un’unica soluzione dal medesimo soggetto gestore (Invitalia).

 

 

RICHIESTA

I soggetti che hanno ricevuto il saldo delle agevolazioni, potranno utilizzare per la richiesta dell’aiuto la modulistica predisposta da Invitalia.

Si dovrà in particolare trasmettere una dichiarazione sostitutiva, in cui dichiarare, tra le altre cose, che non sussistono provvedimenti giudiziari interdittivi, cause di divieto, di sospensione o di decadenza.

Il richiedente dovrà altresì dichiarare che gode del pieno e libero esercizio dei propri diritti, non si trova in stato di liquidazione volontaria, e non è sottoposto a procedure concorsuali, e che permangono le condizioni ed i requisiti previsti per l’accesso a “Resto al Sud”.

Si dovrà anche dichiarare di non aver beneficiato, a fronte delle spese previste nel programma ammesso alle agevolazioni, di ulteriori agevolazioni di qualsiasi importo o natura, ivi comprese quelle a titolo di “de minimis”, previste da altre norme statali, regionali o comunitarie, o comunque concesse da enti o istituzioni pubbliche.

 

Qui il testo ufficiale dell’articolo 245 del DL RILANCIO

 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg


 

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